Avere un equilibrio. L'altalena della vita spesso te lo fa conoscere ma non te lo fa mantenere. Lo cerchi, lo insegui, lo raggiungi... e poi? Non ti soddisfa. E ti senti instabile. Essere bipolare: è questa forse la radice dell'insoddisfazione?Bah non so. Ti alzi ogni mattina, ti dai da fare, cerchi ogni modo per migliorare te stesso/a, non ti culli, eppure, ti senti sempre troppo distante. Incontri persone che sembrano il ritratto della felicità che ti chiedono:- bè, come va?- tu molto serenamente rispondi: .-tutto bene, grazie-. Mentre avresti solo voglia di prendere a testate chi quella domanda te l'ha rivolta, poi pensi che forse sia meglio darle al muro...Ma sono io che avrei bisogno di un aiuto psicologico o la gente che finge di essere felice come nei telefilm?. No, no...Non si tratta di pessimismo cosmico ma di un punto interrogativo che pende sulla testa, mi spiego :esiste veramente il mondo del mulino bianco?O solo alcuni devono sempre faticare il doppio anche per le stronzate?
Chi è come me, continua a saltare di palo in frasca e spesso i pali li prende in fronte...Smettere di pensare. Che gran soluzione sarebbe, purtroppo non è così. Si trova sempre un modo: c'è chi le notti insonni le riempie di birra, chi di libri, chi di sigarette per farsi compagnia...
Poi però, se guardi le persone felici, ti accorgi che così felici non sono e vedi nei loro occhi eterna irrequietezza. E siamo sempre lì. Le persone si accontentano, almeno gran parte. Allora cominci a cercare qualche soddisfazione e quando la ottieni per un momento ti senti bene con te stesso, poi boh. E allora cerchi di essere felice, lo diventi per un pò e poi di nuovo bo.
Alla fine, se conosci bene te stesso, sai che da qualche parte, prima o poi, arriverai sempre.
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